LE ANIME DEL PORTO
In diverse epoche storiche il porto di Taranto ha avuto importanza strategica come hub logistico e intermodale del Mediterraneo, snodo nevralgico per i mercati del centro Europa e di Asia, Stati Uniti e Nord Africa. A cominciare dal periodo magno-greco fino ad oggi, mostra le sue molteplici anime: porto commerciale, industriale, luogo di accoglienza per turisti e migranti, set cinematografico e cornice per eventi.
Il porto oggi dall’alto, sullo sfondo la città.
Hub logistico e intermodale
Il porto di Taranto estende i suoi moli nella rada protetta dalle isole Chéradi – San Pietro, San Paolo e quella che in origine era l’isola di San Nicolicchio – e subito oltre.
È un luogo in continuo movimento e trasformazione, con sporgenti e calate su alcuni dei quali sono installate grandi gru per facilitare tutte le operazioni portuali, ed è sempre più orientato verso la diversificazione.
Dalla complessità dei trasporti eccezionali alla regolarità dei trasporti standardizzati di contenitori presso il Molo Polisettoriale, modernizzato per accogliere grandi navi oceaniche di ultima generazione; dai moli al servizio delle grandi imprese dell’acciaio e dei combustibili fossili, agli sporgenti dove approdano navi che trasportano passeggeri e merci varie.
Imbarco, sbarco e movimentazioni
Domenico D’Erchia, responsabile della sicurezza dell’impresa portuale Peyrani Sud, descrive le movimentazioni delle merci in porto, soprattutto quelle delle pale eoliche.
Il porto visto dal mare
Gianfranco Gisonda, dello staff tecnico dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio – Porto di Taranto, ci racconta il porto da una prospettiva insolita, dal mare, a bordo di un catamarano.
I TRASPORTI ECCEZIONALI
Negli anni l’evoluzione tecnologica e la crescente competenza delle imprese ha consentito di movimentare a Taranto migliaia di tonnellate di merci.
Questo avviene anche con una attenzione sempre maggiore alla sicurezza e in particolare a quella delle persone che lavorano nel settore.
L'ambito portuale
Michele Marraffa, Fondatore della Marraffa Trasporti Srl, e suo figlio Giovanni, Project Manager della stessa società, ci descrivono il loro lavoro in porto e come hanno affrontato le sfide dei trasporti eccezionali con mezzi all’avanguardia.
Il porto di Taranto estende i suoi moli nella rada protetta dalle isole Chéradi – San Pietro, San Paolo e quella che in origine era l’isola di San Nicolicchio – e poi subito fuori di essa. È un luogo in continuo movimento e trasformazione, con sporgenti e calate su alcuni dei quali sono installate grandi gru per facilitare tutte le operazioni portuali. Il porto di Taranto è sempre più orientato verso la diversificazione: dalla complessità dei trasporti eccezionali alla regolarità dei trasporti standardizzati di contenitori presso il Molo Polisettoriale, ristrutturato per accogliere grandi navi oceaniche di ultima generazione; dai moli al servizio delle grandi imprese dell’acciaio e dei combustibili fossili, agli sporgenti dove approdano navi che trasportano passeggeri e merci varie.
Lo sapevi che...?
Il pescaggio del Porto di Taranto può raggiungere una profondità massima di circa -25 m, grazie alla profondità dei fondali del IV sporgente del porto, tra i pochi a poter vantare tale caratteristica!