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ARGENTO intervista

Francesco Argento, Amministratore Delegato della Ecotaras Spa

I TECNICI DELLA SICUREZZA AMBIENTALE

Sono Francesco Argento, amministratore della Ecotaras spa fondata nel 1985, è la società che a Taranto si occupa della prevenzione inquinamento, il pronto intervento per la bonifica degli specchi acquei nel compartimento marittimo di Taranto, un’area vasta circa 150 chilometri che interessa sia la provincia di Taranto che la provincia di Matera.
Il nostro compito è quello di salvaguardare l’ambiente durante le operazioni a rischio quindi tutto quello che riguarda la movimentazione di materiale potenzialmente inquinante quali possono essere idrocarburi, sostanze pulvirulente, sostanze prettamente pericolose per l’ambiente e intervenire laddove a causa di incidenti operativi ci sia uno sversamento o ci sia potenzialmente la possibilità e quindi a evitare lo spandimento dello stesso e ripristinare l’ambiente marino così come era inizialmente.
Per fare un esempio pratico: laddove c’è una operazione a rischio, una nave deve sbarcare o imbarcare dei prodotti problematici, la nave viene circondata con delle panne o barriere anti inquinamento viene posto nelle immediate vicinanze una imbarcazione che può intervenire in caso di inquinamento per la raccolta del prodotto sversato in mare perché dotata di apparecchiature specializzate per fare questo.
E i tempi di intervento sono ridotti in maniera esponenziale con i relativi sia costi di intervento sia impatto per l’ambiente.
La nostra attività come Ecotaras è essenzialmente quella di proteggere sia i traffici, sia l’ambiente, sia la popolazione ma soprattutto rendere sostenibile la vita all’interno del mare.
E vedere che comunque la natura si riprende il proprio territorio da un certo punto di vista inorgoglisce anche questa città.
Esempi tipici sono la presenza di una folta comunità di cetacei stanziali qui vicino alla costa ma anche vedere altre situazioni come la presenza appunto della caretta caretta o la persistenza della zona umida all’interno di Mar Piccolo con la presenza di uccelli fenicotteri piuttosto che cavallucci marini.
Sicuramente l’attenzione verso l’ambiente è cresciuta.
L’attività mi ha posto da un punto di vista privilegiato perché operativamente ho potuto vedere Non solo gli sforzi fatti dalla tecnologia e da taluni impianti industriali a ridurre l’impatto reale sull’ambiente.
Cosa che oggi ha portato all’approvazione di norme particolari che se per qualcuno ieri potevano sembrare limitanti nelle attività economiche, posso sicuramente affermare che sono un di più, una spinta allo sviluppo economico del paese e locale.
Quando con l’autorità marittima da noi in autonomia facciamo divulgazione alle classi delle scuole medie o superiori è come se fosse un congresso volto a guardare al futuro, come la volontà di creare,  non dico una isola felice ma sicuramente ridurre le problematiche che oggi sembrano insormontabili.
E su questo che dobbiamo investire, dobbiamo investire sui ragazzi che saranno gli amministratori di domani o saranno coloro che studieranno i cetacei qui fuori, nel porto di Taranto, oppure andranno in giro per il mondo a dire come questa città, questo territorio è riuscito a riscattare, a evolversi verso un futuro nuovo, migliore per tutti.

 

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